Bernini
Alessandro Algardi
Nicola Salvi
Antonio Corradini
Stefano Maderno
La scultura
La scultura barocca arricchiva l'interno e l'esterno di edifici e chiese. Qui si manifestano accenti estatici, ricchezza di movimenti teatrali e un forte e sapiente uso dell'effetto luce ombra, che supera i principi del rinascimento. Venivano usati numerosi tipi di materiale accostati in maniera diversa per ottenere effetti policromi: marmi di diversi tipi, stucchi dorati, bronzi, e grandi specchiere.
Il più importante scultore Barocco fu Gian Lorenzo Bernini abile nel lavorare il marmo conferendogli effetti di tensione drammatica e grande teatralità ottenuti attreverso i contrasti di chiaroscuro e l'illusione coloristica.
Accanto alla grande produzione scultorea, da tenere in considerazione in questo periodo anche la produzione minore consistente in sculture per presepi in terracotta o legno e in statuette di porcellana.
Francesco Mochi (15801654), altro genio precocissimo, in un breve volgere di anni esaurì tutte le possibili esperienze
culturali, da quelle della scultura ellenistica, di cui fu un abile reintegratore
secondo il costume del tempo. E' il più sensibile e libero scultore del Seicento (statua di Santa Veronica in San Pietro).
Riuscì a creare il nuovo linguaggio della scultura barocca fondato sulla vitalità
e il continuo movimento delle forme immerse nello spazio
(Giove fanciullo con la capra Amaltea, Roma, Galleria Borghese).